L'obiettivo è stato progettare un complesso articolato, in grado di offrire una serie di funzioni non soltanto utili e destinate agli utenti canonici ma all'intera collettività, in una sequenza stimolante di pieni e vuoti, di spazi aperti e chiusi, frequentato e vissuto anche nelle ore extra-scolastiche a favorire iniziative, dibattiti, conferenze, mostre, piccoli concerti. Le geometrie solari ed i segni della storia dell'uomo sono stati il principio regolatore del progetto, determinando i nuovi tracciati e il nuovo impianto; la configurazione del polo è inoltre stata influenzata dalla forma del lotto e delle vie limitrofe. Non vi sono recinzioni o altra sorta di delimitazione; questo è un luogo aperto in cui la comunità partecipa della scuola e, viceversa, la scuola infonde vitalità all'intorno, carattere, questo, enfatizzato dal movimento del suolo che si modifica, si inclina, si abbassa, si alza, quasi ad accompagnare le persone verso l'ingresso all'asilo. L'ingresso alla piazza interna, originato dalla depressione del suolo, si configura come una galleria coperta al di sotto del primo livello; da questo spazio filtro si dipanano i percorsi e si entra nel cuore del polo scolastico, la corte, una spazio protetto, ma non chiuso, necessario per le dinamiche richieste al complesso. Il secondo spazio assume le caratteristiche di un vero e proprio parco urbano in cui l'aspetto ludico ricreativo ha il sopravvento; i due blocchi della scuola materna, di altezza differenti, sono uniti da una struttura che funge da ulteriore filtro tra la grande piazza a nord e la corte interna. In essa ha origine la rampa che permette un agevole accesso al primo livello, nonché trova posto un piccolo spazio per rappresentazioni teatrali.