La proposta progettuale, rispondente alle indicazioni del Programma Integrato Territoriale, fatta propria la lettura degli aspetti storici, urbanistici, architettonici ed economici dell'area oggetto d'intervento e del più generale contesto territoriale di cui questa fa parte, si è posta due principali obiettivi quali il recupero dei caratteri formali/tipologici e delle valenze architettoniche del luogo e la rifunzionalizzazione dell'area Stazione, attraverso l'insediamento delle nuove destinazioni richieste, così da realizzare un “luogo” con un identità riconoscibile, testimone dell'identità passata di Terni, tanto quanto artefice di quella attuale e futura. Il riferimento morfologico è quello dei nastri di acciaio o coil che, al di là della retorica, possono essere definiti il simbolo della realtà culturale e produttiva della città; sovrapponendosi ai volumi circostanti, alla trama dei binari e generando flussi di immagini e associazioni singolari, il percorso pedonale proposto, recupera l'antica usanza di combinare scultura e architettura, nutrendosi di riferimenti simbolici e storici, che attingono all'immaginario collettivo. Il progetto ha recepito, anche simbolicamente, i riferimenti industriali del luogo ed è caratterizzato da tre elementi primari, corrispondenti ai sub-ambiti; una testata a Nord, in quota, destinata ad ospitare i collegamenti verticali ed i servizi alla persona ed a raccordarsi al sistema della viabilità, incentrata su un nucleo centrale a spirale – coil - caratterizzato da una “forza centrifuga” dal quale nasce l'elemento di unione, liberandosi, sinuosamente, verso le aree di connessione, con la Stazione da riqualificare, un percorso in quota di circa ml 190 per il traffico pedonale e ciclabile, costituito da telai triangolari di acciaio ed una testata a Sud, destinata ad ospitare il sistema dei collegamenti verticali (scale, ascensore, scale mobili) ed a raccordarsi alla preesistente Stazione ferroviaria.